Mi reco spesso per lavoro a Parigi, e immancabilmente mi ritrovo a prendere un taxi dall’aeroporto Charles de Gaule verso il centro città. Apparentemente è un sistema perfetto ed efficiente: subito fuori dall’aeroporto un gentile signore con radiolina e giubbetto giallo fosforescente è disposto a prendersi cura di voi e chiamare istantaneamente il mezzo che più si addice alle vostre esigenze. Volete un taxi grande, per 5-6 persone?..eccolo spuntare immediatamente dalla magica buca-garage!..addirittura vi chiedono se volete la possibilità di pagare in contanti o con carta di credito..ed è proprio qui che nasce l’inghippo.
Già, perché qualsiasi persona in giro per lavoro, potendo scegliere si servirà della carta di credito aziendale (vi risparmio i quintali di note spese che puntualmente dimentico di compilare..).
Proprio ieri mi è capitata la stessa scena: richiedo al simpatico omino giallo canarino un taxi con possibilità di pagamento con carta di credito e salgo fiduciosa con quello sconosciuto, che mi scarrozzerà per un po’ nel traffico parigino.
Pochi minuti prima dell’arrivo comincia una scena madre: il tassista annuncia che non potrò pagare con carta di credito, e di fronte alla mia insistenza per usufruire di un servizio che mi è stato offerto, adduce una serie infinita di scuse. “Su questo taxi non c’è il macchinario per la carta di credito. No, aspetti, in realtà c’è, ma probabilmente la batteria è scarica.” Dopo una certa ritrosia lo accende e…finge di non sapere come inserire la carta di credito! Infine prova ad inscenare un blocco del dispositivo. Ultima spiaggia: offre uno sconto sulla corsa. Niente da fare, sono irremovibile e quindi si ritrova costretto a rassegnarsi a non avere i miei contanti e ad eseguire la transazione, con tanto di ricevuta firmata.
Questa scena mi è già capitata varie volte, e ultimamente sta purtroppo diventando la consuetudine.
Caro amico tassista parigino: perché vuoi cercare in tutti i modi di fregarmi, invece di dirmi onestamente il motivo per cui vuoi le mie banconote? Forse vuoi fare del nero? E perché io dovrei darti i miei soldi?!
Mi raccomando, non lasciate che gli altri si approfittino di voi solo perché non siete nel vostro paese d’origine, pagate come più vi piace, non lasciatevi scoraggiare dalle finte scuse dei piccoli malfattori.
È un nostro diritto. È esercizio di libertà e civiltà.